MAESTRO ALDO BORGONZONI

BIOGRAFIA

Nato nel 1913 a Medicina (Bo) e diplomatosi nel 1936 alla Scuola d'Arte di Bologna, alla fine degli anni trenta approda a forme di espressionismo accostabili alle parallele esperienze della Scuola Romana di Corrente, costituendo in tal senso un caso unico nll'ambiente bolognese. Nel 1942 partecipa al Premio di Bergamo entrando in contatto con Guttuso, Cassinari, Morlotti, Testori, Vedova, Santomaso e Pizzinato. Nel 1945 fonda la Galleria di Cronache unitamente a Priori, Mandelli, Corsi, Minguzzi e Ilario Rossi.

Nel 1946 espone la sua prima personale a Cronache presentato dal criti­co Lamberto Priori e nell'occasione il poeta francese Paul Eluard acquista un suo disegno sulla tragedia di Marzabotto.

Nel 1947 soggiorna lungamente a Parigi orientando il proprio linguaggio verso l'esperienza neocubista.

Nel 1948, dipinge nel Salone della Camera del Lavoro di Medicina una grande opera murale ed a Bologna dirige l'organizzazione della Mostra dell'Alleanza della Cultura, aprendo rapporti con i maggiori artisti invitati. Nello stesso anno Guttuso lo invita a Roma per un'esperienza nel suo studio di Villa Massimo ed entra in contatto con gli artisti, Leoncillo, Mazzacurati ed Emilio Greco.

Durante il soggiorno romano dirige la Galleria Bernini di Piazza di Spagna, collabora col Giornale della Sera e, interessando gran parte della stam­pa, inventa una serie astratta di sassi dipinti.

Nel 1949 vince il primo premio Nazionale di Suzzara.

Rientrato nel 1950 a Bologna, l'artista si impegna attivamente accanto alle forze culturali e politiche della sinistra, volgendo la sua pittura, in chia­ve neorealista, al mondo dei braccianti e delle mondine della valle pada­na.

Nel 1957 sente l'esigenza di rinnovare il linguaggio e torna così a Parigi, dove stringe amicizia con i pittori, Pignon e Rebeirol.

Nello stesso anno viene invitato in Unione Sovietica conosce i maestri Deneca e Favorsky.e negli archivi riservati del Museo d'Arte Russa a Lenin­grado ammira le opere di Chagall, Braque, Matisse e Picasso.

Nel 1961 la Grabowsky Gallery di Londra gli dedica una personale e otte­nendo la copertina della prestigiosa rivista Apollo Magazine,

Nello stesso anno inizia una ricerca dedicata al "Concilio Vaticano II" e nel 1965, viene invitato in Vaticano ed incontra per la prima volta Paolo VI.

Nel 1964 espone alla Galleria Max G. Bollag di Zurigo aprendo un proficuo rapporto con il collezionismo internazionale.

Nel 1968 la Galerie Hlavniho Meswta di Praga ed il Museo di Bratislava gli dedicano una mostra antologica e l'artista partecipa a dibattiti sull'arte, nel clima del "Socialismo dal volto umano" brutalmente interrotto dall'in­vasione sovietica .

Nello stesso anno il Cardinale Lercaro visita ad Imola, la mostra dell'artista sul Concilio ed inizia così tra i due una profonda amicizia, che si concretizzerà nell'impegno propulsivo di Borgonzoni per la realizzazione di una Gal­leria d'Arte Moderna a Villa San Giacomo di San Lazzaro (Bo), sede della Fondazione Cardinale Lercaro.

Nel 1976 incontra nuovamente Paolo Vl portando in dono la sua scultura di San Morone, protettore del Libano.

Negli stessi anni riprende molti spunti di matrice espressionistica, crea paesaggi segnati da immagini fossili ed archeologiche ed espone un'antologica delle proprie opere alla Starci Gradksa di Zagabria.

Viene invitato al Palazzo Ducale di Mantova alla Rassegna "Otto maen grande poeta" assieme fra gli altri a Guttuso, Manzù e Moore, sui temi della poetica virgiliana.

Nello stesso periodo l'Istituto Cervi gli commissiona una grande mostra sul centenario dei fatti de "La Boje", e sulle lotte del mondo contadino fino alla fondazione dei Partito Socialista; il ciclo viene esposto al Museo Polironiano di San Benedetto Po.

Nel 1989 viene allestita a Mantova, alla casa del Mantegna, una grande mostra antologica ed è pubblicata sull'artista una monografia curata dal Prof. Baccilieri.

Nel 1991 espone al Circolo Artistico di Bologna il ciclo "le Maschere del Potere dell'Informazione" proponendo, oltre ai "sassi romani" del 1949, anche una serie di grandi porte dipinte nel segno di una cultura iconogra­fica internazionale aperta allo spazio della ricerca.

Nell'occasione viene pubblicato una monografia curata dal Prof. Di Genova.

Nel 1994 l'Università degli Studi di Bologna e la Fondazione Lercaro pro­muovono, nell'Aula Magna dell'Università e sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica la rassegna dell'artista "II Concilio Vaticano II", riscuotendo l'adesione dei più importanti "media" italiani.

Nello stesso anno è invitato negli Stati Uniti alla rassegna "Bologna New York Sessantartisti". Nel 1995 sotto la guida dell'istituto dei Beni Culturali di Bologna termina il restauro del ciclo pittorico eseguito nel 1948 dall'artista nella Camera del Lavoro di Medicina.

Nello stesso anno, alla Triennale di Milano, partecipa con i maggiori artisti italiani alla rassegna sui rapporti arte e resistenza "Le ragioni della libertà". Aldo Borgonzoni è membro dell'Accademia Clementina, della Fondazio­ne Cardinale Lercaro ed ha ricevuto nel 1983, in occasione del settantesi­mo compleanno, il Nettuno d'Oro dei Comune di Bologna.

Nel 1994 è stato insignito dal Presidente della Repubblica dell'Onorificenza di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana. Opere dell'artista, che ha partecipato a diverse Biennali e Quadriennali, sono presenti nei maggiori musei italiani e stranieri fra i quali ricordiamo: i Musei e Gallerie Pontificie, Palazzo Tè di Mantova, la Galleria d'Arte Moderna di Bologna, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione del­l'Università di Parma, il Museo dell'informazione di Senigallia il Centro Studi C.L. Ragghianti di Lucca, il Museo d'atre Moderna Mario Rimoldi di Corti­na d'Ampezzo il Museo Nazionale di Praga, il Museo Puskin di Mosca, l'Ac­cademia delle Belle Arti di Pechino, la Galleria d'Arte Moderna di Tel Aviv e la Galleria d'Arte Moderna di Cracovia.


Triennale di Milano 1995 Ernesto Treccani, Alik Cavaliere, Gabriele Mucchi, Aldo e Giambattista Borgonzoni


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